Il padre fondatore dell’Uopa, l'Unione ossolana per l'Autonomia, Alvaro Corradini, quest’anno, l’11 marzo, avrebbe compiuto 100 anni. Per me una figura di grande ispirazione per valori umani, sociali e politici che ho voluto celebrare con l’esposizione della bandiera dell’Uopa al Parlamento Europeo.
Paracadutista durante la seconda guerra mondiale, migrò prima in Francia e poi in Svizzera in cerca di lavoro, nel 1949 tornò in Italia, si sposò e crebbe tre figlie. Uno dei primi sindaci ecologisti, animatore di una legge regionale sulla protezione della natura, che prese ardite posizioni per la sistemazione idraulica del fiume Toce; per il suo coraggio durante l'alluvione in Ossola del 1978 venne insignito della medaglia di bronzo al merito civile. Ma non solo, Alvaro Corradini fu anche un matematico, ha scritto libri sulla quadratura del cerchio, sullo svelamento del teorema di Fermat, sulla vera età dei patriarchi biblici, le sue tesi sono state avallate con carteggi da importantied eminenti studiosi, anche religiosi. Nel 1975 ideò e fondò insieme ad altri sindaci piemontesi il Mac, Movimento Autonomista Confederale, che chiedeva maggiore autonomia e poteri agli enti locali. In quest'ottica autonomistica, vedendo le difficoltà della sua terra, l'Ossola, isolata, lontana dai poteri e trascurata, fondò l'Uopa, l'Unione ossolana per l'Autonomia, il 27 ottobre del 1977, con l'obbiettivo di creare per quelle terre una regione autonoma a statuto speciale, sul modello della Valle d'Aosta. Ebbe subito molto successo, ed al primo congresso, nel pubblico, era presente anche il giovane Umberto Bossi, che prese spunto ed assimilò molte istanze federaliste ed autonomiste e che sei anni dopo fondò la Lega Autonomista Lombarda. Bossi per sua stessa ammissione, nel 2007, partecipando alle celebrazioni per il trentennale della fondazione Uopa disse: “Se non ci fosse stata l'Uopa non ci sarebbe stata neanche la Lega. L'Uopa è stata il primo di quei gradini che hanno portato alla fondazione della Lega Nord”.
Per Corradini l'Europa unita non poteva che essere federale, con 7 Euroregioni. Quel percorso si è adeguato ai tempi alle evoluzioni istituzionali e storico politiche, ma non ha perso il suo obiettivo finale con l'autonomia differenziata. Oggi andiamo esattamente in quella direzione: così come l'assegnazione dei cosiddetti canoni idrici o ancora la nuova legge sulla Montagna, che mira proprio a concretizzare quei concetti di perequazione che stanno alla base del pensiero autonomista, dimostrando come questi argomenti siano più attuali che mai.
Per questo motivo voglio organizzare nell'autunno di quest'anno un momento di confronto ad alto livello, coinvolgendo il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, il senatore Roberto Calderoli e altri ospiti di alto livello per celebrare la storia di Corradini e dell'Uopa e rimarcare quanto l'autonomia sia un fattore imprescindibile per il nostro Paese, per la nostra terra, per la nostra Ossola e per i nostri Comuni.
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