Nei giorni scorsi, con il voto favorevole della commissione REGI, è stato dato il via libera al Documento sui lavoratori transfrontalieri; grazie ai miei emendamenti si è dato particolare risalto anche ai Paesi non UE (in questo caso la Svizzera) per poter permettere agli Stati di mettere in campo delle soluzioni efficaci ed efficienti per la mobilità dei lavoratori che ogni giorno sono costretti ad attraversare il confine per svolgere il proprio lavoro.
Un piccolo ma importante lavoro svolto per fare in modo che si possano mettere in atto politiche di miglioramento della mobilità degli oltre 70mila lavoratori che ogni giorno valicano il confine elvetico.
Da ex frontaliere conosco bene le difficoltà che quotidianamente devono affrontare i nostri lavoratori e le conseguenze relative alla congestione del traffico che deve sopportare la Svizzera.
Porsi come obiettivo un trasporto più efficiente e sostenibile è una condizione necessaria per i nostri lavoratori e per la Confederazione, puntando inoltre ad una qualità della vita migliore per tutti.
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